Archivio

Posts Tagged ‘solitudini di massa’

Stramaledetti indizi di vita notiziabili

Le prime righe di un articolo – chiamate attacco – devono attirare l’attenzione del lettore. Fatto. Vogliamo solo avere attenzione, essere letti, esistere, forse. Anche se non serve, non funziona. Strade a senso unico che conducono a muri bianchi. Sguardi atoni in attesa della campanella, aspettando “ite missa est”, anelando la conclusione dell’orario di lavoro, implorando l’arrivo del treno. La fine della visita di cortesia, l’arrivo del sonno, il terminare del week-end, Che finisca! Che ricominci! Non sentire, non provare, non esprimere. La trinità dell’anaffettività, può funzionare mentre distruggi simboli sacri e dai fuoco ai musei alla patria. Mentre demolisci ogni forma di possibile sentimento umano e copri di insulti i santi e il loro furore interessato, colmo di vanità. Mentre non rendi grazia alle feste comandate (!) e non fai gli auguri quando dovresti (!). Di’ le tue preghiere, conta le tue stelle, stringi mani, presentati scandendo il tuo  Leggi tutto…

I lemmini, vittime di credenza popolare, si rinchiusero nel Personaggio

1 novembre 2011 1 commento

Sei belliss… sei patetico. Ora che sai tutto, cosa ti rimane? Oltre l’orgoglio e la pena, intendo. Sputalo o ti avvelenerà come l’infinito piccolo del miliardesimo di micrometro dell’asbesto nei polmoni. Come l’invisibile membrana al mercurio che avvolge la sede dei tuoi sentimenti, ovunque essa sia. Quando farà troppo male hai deciso che non guarderai – povero bambino -, che chiuderai gli occhi facendo finta di non essere lì, convinto di essere vittima ma sicuro che fare finta di nulla ti renderà invulnerabile al dolore. Allora dovrai anche tapparti le orecchie per non sentire la Canzone, per non lasciare le labbra andare in automatico a ripetere le parole, i ritornelli, le gocce che scavano le rocce. E cancellare gli odori e annullare i pensieri e trattenere il respiro. Non vivere, insomma, più qualche altro elemento decorativo.

Leggi tutto…

Omnes animales estinti provano concupiscenza carnale per la propria tossica identità democratica

P************n uno dei tanti o uno dei pochi e non fa alcuna differenza. Sono unico secondo le illusioni dei motori di ricerca, una sola identità dentro la molteplicità delle incoerenze dell’egoismo e della cattiveria. Un nome di battaglia non significa non essere talmente vigliacchi da evitarle tutte. Uno pseudonimo non dona una personalità e un eteronimo non crea significato, solo un nascondimento o un fraintendimento, che importa. Volere tutto per rimanere nulla. Fuggire potrebbe essere neutro come sacrificarsi nei campi elisi da ogni valore,  Leggi tutto…